Day 4 - The green mountain state - Ice creams and Sachertorte





Il primo europeo ad esplorare la regione, che oggi fa parte dello stato del Vermont, fu l’esploratore francese Samuel de Champlain nel 1609. Il vasto lago su cui si affaccia Burlington, la più popolosa città dello stato, prende il nome dall’esploratore francese. La regione rimase francese fino al 1724 quando le guerre franco-indiane portarono alla fine del dominio francese ed il passaggio di potere ai britannici. Dopo la rivoluzione americana il Vermont divenne il quattordicesimo stato dell’Unione, il primo dopo le originarie tredici colonie. Il nome Vermont trae origine dalla contrazione della descrizione francese “Les verts monts” che è diventata il motto dello stato “The green mountains”, motto che ancor oggi caratterizza gran parte del paesaggio.
Il Vermont possiede alcuni primati tra gli stati americani essendo stato il primo stato ad introdurre una costituzione, il primo ad abolire la schiavitù ed il primo ad introdurre il suffragio universale maschile.
Queste caratteristiche progressiste si sono mantenute fino ad oggi, rendendo il Vermont una roccaforte del Partito Democratico. Il politico progressista Bernie Sanders è uno dei due senatori democratici dello stato.
Montpelier - di chiara origine francese - è la capitale dello stato, uno dei meno popolosi e abitati degli USA, avendo circa 600.000 abitanti ed una superficie come quella del Piemonte.
E Montpelier è la meta del mio quarto giorno di viaggio.
Mi incontro con Mac, il simpatico taxista, dopo pranzo e procediamo lungo la highway 89 verso est.
L’autostrada si snoda tra colline verdissime che non smentiscono il motto dello stato. Facciamo la prima sosta dopo una trentina di miglia nella tranquilla Waterbury: sembra di ritornare negli anni ‘50,  i negozi, l’unico cinema, il city hall trasmettono proprio l’atmosfera che Marty McFly vive quando ritorna nella Hill Valley degli anni ‘50. Se non fosse per le auto, non si noterebbe la differenza!
Nonostante abbia solo poco più di 5.000 abitanti, Waterbury è molto famosa negli USA per lo stabilimento di Ben&Jerry’s, una fabbrica di gelati fondata dai due imprenditori Ben Cohen e Jerry Greenfield nel 1978 quando decisero di aprire la loro prima gelateria.
Una storia molto simile a quella dei torinesi fondatori di Grom con finale identico: Ben&Jerry’s hanno venduto l’attività ad Unilever nel 2000 ed i fondatori di Grom nel 2015 sempre ad Unilever.
Una differenza però esiste: mentre ora esistono diverse gelaterie Grom negli USA, il marchio Ben&Jerry’s è sconosciuto in Italia: Italia 1 - USA 0 !
Lo stabilimento è ai piedi di una verde collina - il solito motto - ed è una attrazione turistica grazie al suo particolare museo dove, oltre alla dettagliata presentazione sulla preparazione dei gelati, si possono degustare decine di gusti a volontà!
Procediamo quindi verso la vicina Montpelier che raggiungiamo dopo una quindicina di minuti: l’atmosfera è molto simile a quella di Waterbury ed anche il Capitol Hill con la sua cupola dorata rimanda a tempi passati. Varrebbe la pena passare alcuni giorni in questa piacevole cittadina: il rilassamento è garantito!
A questo punto ritorniamo verso Burlington facendo un’ultima tappa a Stowe, un’importante località turistica estiva ed invernale, in cima ad una collina con una stupenda vista sulla vallata sottostante.
Una particolarità di Stowe è rappresentata dal Trapp Family Lodge, un vasto complesso composto da hotel, ristorante, Kaffeehaus, birrificio e palestre, che, come dice il loro slogan, ricrea un pezzo di Austria in America. È il classico sogno americano realizzato: la famiglia von Trapp arrivò dall’Austria agli inizi degli anni ‘40 in questo sperduto villaggio che ricordava molto la loro heimat e decisero di stabilirsi qui. Da zero cominciarono a costruire un piccolo albergo, che ingrandirono nel tempo. Oggi è il più grande resort della zona. Non posso resistere alla tentazione di una Sachertorte con un buon caffè e quindi Mac ed io ci concediamo un’ora di pura atmosfera austriaca! Servus!
Il ritorno verso Burlington avviene lungo una strada secondaria che costeggia diverse fattorie dai tetti spioventi - d’inverno nevica parecchio - e facciate rossiccie.
Una giornata decisamente interessante resa ancor più piacevole dalla conversazione con Mac sull’America di oggi e sul destino dell’America del futuro: entrambi ci auguriamo che the Donald non sia rieletto e ci promettiamo di risentirci Mercoledì 4 Novembre 2020 per celebrare la sconfitta di Trump, possibilmente da parte di Bernie Sanders!






Commenti

  1. Bene! Ora so dove andare a mangiare il gelato il giorno che visiterò gli States! Da Ben&Jerry’s! Ehm ... questo taxista Mac...Mc... Ehm per caso guidava una Delorean? 😁

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    Risposte
    1. In effetti la tua descrizione del Vermont è proprio attraente!
      Potrebbe anche piacermi una America così!

      Ma sei sicuro di poter scrivere liberamente le tue opinioni politiche?
      Rischi il tuo prossimo visto ahahah
      Buon proseguimento, Riccardo!!!
      Roberto

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    2. Dopo aver parlato così bene del Vermont, garantisce per me il senatore Bernie Sanders!

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